Elianto
erano esatti gli ermi endici eduli
evitando euforie di evie edaci
ed ecco essenze erranti di eroici esuli
ecco gli erranti errori d’efficaci
eunuchi, ermafroditi già emuli,
elevarsi nell’etra, esili eliaci,
espiando tra elci, edere ed ebuli,
ereditati eterni emotoraci:
e tu, elianto d’elegiaci effluvi,
ebefrenico che eiaculi in erebi
evitabili, esònerati in evi,
evi d’ecclesie, emarginàti efebi
ed espulsi Era ed Eros eroi coevi,
estinguiti in eterno tra gli eliofobi
qualcosa di mitico (nella trama e nelle figure evocate) che passa attraverso un ammirevole vocabolario per ricerca dell’inconsueto nel linguaggio più corrente (ammetto mi sono ignote molte parole…). Tra l’altro sei riuscito a sostenere la metrica, rime comprese, cosa che io non provo nemmeno a fare… le rime… eh eh… (E con h).. L’atmosfera che arriva è boschiva…
Lo rileggerò per scoprirne i vari nascondigli delle figure e personaggi nascosti, sicuramente, tra le edere… Ah, ecco il perturbante… si, c’è qualcosa di sessuale, alquanto selvatico, direi… sempre a tono con l’andamento mitologico silvestre…
bene bene, un plauso dalla prima lettrice (credo di aver inaugurato i commenti)
Rotto il ghiaccio… insomma, aperti spiragli tra l’edera, aspettiamo la tua F.
non credere di “farla franca”.. Eh Eh…
ah si: tu usi le legature (in, e, etc…), me l’avevi detto: credo sia per necessità anche di rispetto della metrica o la faccenda si complicherebbe ulteriormente ai limiti, forse, dell’incomprensibile.
Aspetto la F. ; )
Be’ in effetti una lettura troppo lontana dal toccare le corde dell’anima, caso mai più cerebrale e quindi non proprio una poesia. La ritengo più un gioco, perché ogni tanto mi piace assemblare pezzi del domino. Le rime delle terzine non sono comunque vere e proprie rime. Sì, un’atmosfera boschiva, quasi da Arcadia ma anche oscura con l’Averno che incombe mentre i satiri ebbri e danzanti colgono anime e emh…ti obbligano a eiac… Insomma mi è venuta così. Purtroppo i tautogrammi ti obbligano a imboccare poche strade. Ti ringrazio. Quella in F è sicuramente peggiore e più scostumata, forse più di tutte le altre venti. 😉
diciamo che è inquietante, almeno per me, proprio nel non conoscere alcuni termini… mi chiedo: e se ne scopro il significato cosa starà mai succedendo tra un verso e l’altro!? scherzo. Si, i tautogrammi, come gli altri stratagemmi di scrittura potenziale, creano delle difficoltà, se uno non li mangia tutti i giorni spalmati sul pane, ma sono interessanti se si riesce ad entrare pian piano nel funzionamento della cosa, uno ci prende gusto. Oddio.. io non mi ci sento tagliata, e uso questi trucchetti solo quando proprio non mi sento che scriverò, quindi forse cercando agisca la potenzialità che è in essi. E’ ammirevole vedere come alcune persone riescano a volarci come liberi, almeno a chi legge arriva così perché il trucco c’è, ma si fatica a vederlo.
Certo.. se facessi un bell’articolo con tutti i 20 componimenti di fila… di certo morirei d’invidia…
La curiosità, adesso, è sapere qual’è la lettera mancante, anche se mi pare me l’avevi detta in qualche altro commento
si le terzine notai che c’era qualche inversione.. non ricordo.. rileggerò!!
buona serata, poeta senza F. (finché non pubblichi quel tautogramma ti sentirai dire questo ed altro; ovviamente scherzo: non ho questa pazienza persecutoria) 😀
Il significato di certi termini non è niente di che, sono parole di tutti i giorni (quelle “normali”, non queste). È vero, i tautogrammi creano difficoltà e in effetti quando vengono scritti bene sembrano fluidi, facili, semplici: tutto il contrario del mio Elianto e più vicino invece al tuo modo di scrivere tautogrammi che sono fluidi e leggibili. La lettera mancante, anzi semi-mancante è la Z (non sono riuscito a completare il sonetto perché impiegavo troppo tempo e mi pare che la Z tra l’altro sia una lettera con meno parole delle altre (a parte la H forse ). Buona sera Dora. Quando penso di pubblicare la F sono terrorizzato, mi sa che passerò direttamente alla G.
A presto
Poeta senza F 😉
a me son fluidi solo perché ho rinunciato alla metrica… salvo qualche finto endecasillabo qua e la 😉
e va be, poeta senza F. (la cosa lascia alquanto perplessi..). Ma stendendo un velo apollineo sulla F., aspettiamo la G.
la Z l’ho cominciata qualche giorno fa e se rinuncio anche stavolta alla metrica… non so. Ci penserò…
Buona notte da poetucula senza M. (che sta per metro, o metrò, fa tu; preferisco muovermi coi bus di sopra, piuttosto che negli inferi metropolitani)
ciao ciao
Non vedo l’ora di leggere la Z. Ah, non hai la M, ma l’avrai presto, immagino, a parte la metropolitana.
Buonanotte, cara.
mmm… la M…. hai ragione: oggi facevo la conta delle fermate che ho saltato. Ok, M. e Z.
ora ti saluto che ho una cosa in forno (la F ormai è un tormentone)
notte LuxOr
Buona notte carissima.
notte buona
pardòn sempre per gli orrori grammaticali: non mi rileggo mai! 😦
Oh, ma continuo a non accorgermene!
per galanteria fai finta di non accorgertene, capito, capito 🙂
buona serata
alla prossima
Davvero, non me ne sono accorto.Forse perché nella fretta anch’io metto errori nei commenti.
Eccoti erto ne lo tuo errare/ermafroditico ergerti/espulso eiaculato in estasi…ehhhhhh il tautogramma non è il mio forte (tu e dora siete imbattibili) lasciatemi il gusto di provarci…purtroppo i miei lemmi m’avvengono in figure immediate galleggiano in suoni che sopportano griglie assai più lente e aperte …. ed entra essenza empia/ed è evirata impotenza… 😀
Bellissima frase tautogrammatica e come al solito improvvisata! Ottima quell’evirata impotenza. Sei grande caro amico!
solo un divertissement 🙂
Certo. Anche per me scrivere tautogrammi è in fondo un divertissement 🙂
si, ma sei molto più bravo! ah ah ah ti diverti di più… 😀
Ma no… dai. Diciamo che ci divertiamo insieme 😀
non giungerò mai agli effluvi tautogrammatici tuoi e di Dora al massimo potrà infilarmici col respiro breve di un’invenzione fulminante, per gioco appunto… 😀
Ok ok. L’importante è anche un po’ giocare e questi tuoi giochi mi piacciono assai…
Zitto zitto zuzzurellone/zanzareggio zingaro zigano/zappo zizze a zuppa/zampillo zenzero a zampogna.
Caspita, con la fatidica mia ostica Z! Zooster zanzara zigana, zitta a Zagabria zumava tra zip zaza e zii in zoo, a zonzo con zagara e zafferano. Che sonno zzz
oohhhh ma se mi permetti le preposizioni di appoggio ti scrivo un poema! ottimo questo
Certamente! Cito due versi di Sanguineti presi da Z: zinne & zanne di zanni in zanzariera/ zingare con zigàni in zuccheriera/ zecche di zecca & zane di zerbini…
ah ah! “evirata”, scusami, ma mette angoscia anche a me che sono donna con la D. senza F.
LuxOr l’aveva detto che i commenti erano a rischio se pubblicava i suoi tautogrammi… 🙂
Ah, ah… lo sapevo…vedete? Ho una reputazione da mantenere… 😉
😦 per così poco? 😦
Mi hai quasi convinto, ebbene lo pubblicherò dopo il terzo post sul cavaliere! Ma se continuo così passerà molto tempo 😦
🙂 😦
Bellissimo ossimoro!
ah oh!
(:)
evirato potere di reggere la griglia tautogrammatica sta per impotenza poetandi non coeundi..ah ah aha vedi le griglie bloccate a che mi portano?
Molto meglio poetandi…oppure no?
ovvio lux, meglio, molto meglio… 😀
Benissimo 😉
Mi pare ci sia poco da dubitarne…se poi arriva l’impotentia coeundi, ci consoleremo con la potentia poetandi..ah ah ah
Ah ah ah giusto. In qualche modo sempre di potentia si tratta ah ah ah. Ops, di impotentia…
e via caro lux na risata ogni tanto ce vo! e vai! 😀
Hai ragione. Mi fa bene… grazie caro amico
mo ce vulesse nu bello bicchiere e’ vino..oi!
Eh, quasi quasi: spaghetti con vongole e un buon Falanghina
dionisos ci assista allora
Danzeremo ebbri
Ciao LuxOr. Purtroppo ignorando certi termini mi arriva poco di questo tautogramma. Sento qualcosa di mitologico e una certa fluidità ma anche un non so che di esercizio …
Sì, volevo immettere un po’ d’Arcadia, giocare con la poesia bucolica e utilizzare un vocabolario artefatto come idealizzazione di una poesia mitica e immortale. Certamente: c’è molto esercizio e pertanto una poesia-gioco, puro divertimento. C’è un po’ di Parnaso insomma (ovviamente senza pretese, da semplice dilettante). Grazie carissima.
Come al solito … grazie a te 🙂
Perché hai inserito la punteggiatura, LuxOr?
Prova a toglierla. Vedrai.
Bravo!
Splendidi alcuni dialoghi tra te e qualche tuo amico-ospite. Mi sono anche divertita molto.
🙂
gb
Non ci avevo pensato. Il commento precedente senza punteggiatura risulta migliore. Ma… cavolo, mi sfugge sempre qualcosa 🙂
Prova.
“Giocare” fino in fondo.
Senza punteggiatura, sì. Vai, LuxOr!
Comunque bravo davvero.
🙂
gb
Troppo gentile, sono confuso… ehm. Grazie, gb
non gentile sono me stessa voglio verità nei miei contatti nel web
ora mi ha preso la mano e non uso più punteggiatura
ti dirò che per qualcosa non la uso per nulla
🙂
gb
notte buona non vampiresca
Bene, mi fa piacere. Scriverò ancora racconti senza punteggiatura come ne ho già scritti altri. Quando mi prende la mano e soprattutto l’ansia mi viene naturale. Buona notte, gb.
Sempre più, mi stupisce la tua abilità poetica…
Originale saggio, che ho letto con molto piacere, un saluto
Molto gentile, Silvia. Per me scriverlo fu un gioco, un divertimento. Un caro saluto
Grazie, buona giornata a te
IngEgnoso! 🙂
Ah, ah, per un momento mi sono chiesto: perché quell’E maiuscola? Grazie mille, sei molto gentile.