Archivi categoria: Le parti allineate del dove

Il culmine dell’uno

Se dovendo aspettare che forse tu ecco aspettare che forse noi in qualsiasi giorno dell’anno adesso in estate pranziamo noi due soli con gamberi patatine fritte una bottiglia di Moët & Chandon e all’epoca mi sembrava talmente di grande pregio … Continua a leggere

Pubblicato in Le parti allineate del dove, Racconti | Contrassegnato , , , , , , , | 14 commenti

Oltre ogni quando

Sempre oltre ogni quando, quelli ineluttabili che mozzano il fiato, imponenti, obbligano il respiro a inchinarsi, imperscrutabili, eterni, insostituibili perché mutano radici, deformano gesta, narrano premeditate visioni, pietrificano le insolenze, oppure quelli pallidi, impalpabili, pronunciati nell’atto di guardare il quadrante … Continua a leggere

Pubblicato in Le parti allineate del dove, Racconti | Contrassegnato , , , , , | 26 commenti

Dovevo trovare un mare e ho perso un mondo

Seri davvero i pattini scivolando sul mare come esche persistenti e in direzioni opposte. Là (ricordo un tempo quasi franto ossia perso in un cassetto che non riesco più ad aprire o a trovare) sulla banchina col braccio sopra le … Continua a leggere

Pubblicato in Le parti allineate del dove, Racconti | Contrassegnato , , , | Lascia un commento