I profumi del bosco

Allargando foglie in mormorio vibrante
o in fiotti leggeri si spegne il vento
in brusii di silenzi discendenti

Fuori di geometria torna sui suoi passi
urlando adirato sotto una volta
d’inchiostro rilucente in barbaglio
di plasma al cospetto di un Dio
nell’incresparsi del mare impresso

O rinforzato dal profondo del blu
ripreso e filmato con occhio brutale
come reliquia da mostrare nei salotti 

Già si piega e si contorce alacre
nei ruderi delle officine
lisciando vecchie ciminiere
fino alle pendici di cumuli
avvolti in afrori di scarti urbani

Fetido prosegue forgiato 
da mantici di opifici e botteghe
come rivolo unto di altere flatulenze

Fermentando logoro nelle fogne
fino a infastidite narici da artefatte classi 
ristrette in un singolo spettro
in un aut aut di fragranza e afrore

E nient’altro per anosmia di olfatti
che hanno smarrito i profumi del bosco
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2 risposte a I profumi del bosco

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