Sbronzo

Incrocio avanzi di piatti citeriori
bevendo cachaça con limetta
fino al culmine del disprezzo
per i miei trascorsi virtuali

Le immagini s’impregnano
di nebbie turbate dalla menzogna
si espandono in altri colori
quasi forme di reali connessioni

Ma nel piatto non trovo altro modo
di tirare avanti che intonso assorba
rossastro untume da riporto

Fare la scarpetta tra sughi e sangue
da asporto non sarà un dramma

Forse sarebbe meglio galleggiare
sull’acqua come corpo morto in moto
fino alla foce per annegare in mare
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17 risposte a Sbronzo

  1. poetella ha detto:

    eddddddddai…
    non fare così…
    Ti lascio una coccola per consolazione…

  2. affronti il dolore con iattanza imperturbabile… è il distacco dei poeti che imbrigliano in forme e suoni gli abissi che l’anima percepisce…

  3. whitebutterfly ha detto:

    Certo che ti ci stai mettendo d’impegno è LuxOr? Però la poesia scivola come il corpo morto anche se ti preferisco vivo io 🙂

  4. silviadeangelis40d ha detto:

    “Forse sarebbe meglio galleggiare sull’acqua come corpo morto in moto fino alla foce per annegare in mare”….una chiusa, che coinvolge il lettore, per lo stato d’animo doloroso cui fanno capo versi intensi e molto originali….
    Buona settimana, Luciano,silvia

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