Quando vennero a te non fu in una notte di fiamme e di dolore ma in un tenue meriggio con il suo stanco sole roteante sopra il tuo perduto parco delle occhiate radiose proiettate sul tuo volto stupito Ogni volta una forbita parola a una colpa tenace una multa scaduta o una scritta sui muri forse una passeggiata In seguito fin dove osa il silenzio tolsero la parola chiusero la tua immagine quando proferisti dentro una pausa o un commento di troppo Adesso una grigliata dentro i boschi Non per quelli combusti che s'infiammano ai venti ma solo per una misura presa con un metro sbagliato distanze di corpi sparsi seduti per mangiare all'aperto Poi vennero contro il pensiero intriso di critica essenza nel volere sognare sopra i voli pindarici per mettere in dubbio un solfeggio dai ritmi collaudati con marchio di origine controllata Infine vennero solo per gli occhi momenti di speranza o la bramosia di sognare quando provasti ad alzare lo sguardo in una tiepida notte d'estate supino sulla spiaggia accarezzata da una soffice brezza quando tu d'improvviso iniziasti a guardare il nero cielo e a contare le stelle
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E un momento buio d’estate, che cambia la vita, rilasciando, il cielo, il suo volto più cupo e impenetrabile…
Poesia apprezzata, sereno giorno,e un sorriso,Luciano,silvia
Grazie mille, Silvia, per il bellissimo commento. Sereno giorno a te, carissima.
L’ha ripubblicato su iwantyouhappye ha commentato:
. . . per mettere in dubbio un solfeggio …
Ti ringrazio sentitamente. Un abbraccio 🌹
. . .Ciao, caro*LUcianO* ……un carissimo abbraccio
🤗😊 Carissima Raisa.
dlla nascita è un continuo essere sotto esame, sempre e comunque tentano di tarpare il nostro libero pensiero; il nostro vivere, dire e scrivere sono sottoposti a continuo giudizio, come se la nostra vita non ci appartenesse mai per intero…resta quello sguardo privato verso il cielo e la sua voce silenziosa…Bella, molto!
Grazie, carissima Daniela. Mi piace molto la tua approfondita lettura. Grazie. Un abbraccio.
così mi ha suggerito mentre mi attraversava… 🙂
😘🤗
Mi piace. Un Dante un pò diverso. Ti piace come definizione LuxOr? Bello rimanere stupiti a guardare le stelle. Ciao, Lila
Grazie, Lila. Un onore per me sentire il nome di Dante. Diciamo un Dante in versione minore, ma molto, molto, molto minore 😂😂 Grazie, carissima. Sì… le stelle… stupiscono sempre. Buona giornata.
Mi hai fatto sorridere, ci riesci sempre! Buon pomeriggio a te 🙂
dall’incipit i tuoi versi mi ricordano quelli di “prima vennero…”
una sorta di elenco che racchiude una vita, dubbi, sorrisi, paure, amori, a ripercorrere il tempo scandito con emozione e quel pizzico di nostalgia che la rende lieve e malinconia ma forte e penetrante. Versi delicati, sinceri, quasi fossero lacrime le ore lasciate indietro ma spunti ricchi di rose per certificare una grande passione. Quello che è stato forse non sarà più ma è la consapevolezza di aver vissuto alcuni di quei momenti che rende meravigliosa “l’abitudine” al tempo, perfino all’età, così tremenda ma così affascinante, non fosse altro che per quell’aura di vissuto che la rende colma, al limite del trabocco. Qualcosa di pieno che proprio per definizione è di per se soddisfatto e gaudente.
Bellissima!
Perfetto! Ho preso spunto dal testo forse “riveduto e integrato” del pastore tedesco Martin Niemöller, riferito all’avvento del Nazismo. Mi riferisco infatti al mio passato, a certe situazioni, alle mie paure, al terrore di vedere crollare il mondo che mi circonda e che sta già crollando perché il tempo consuma ogni cosa e ciò che rimane è solo e soprattutto il ricordo. Grazie per questo profondo e intenso commento.
Sembra sia proprio lui il vero autore di quel tremendo elenco e non Brecht come erroneamente riportato su varie riviste.
Il tuo intento si evince cristallino e pacatamente affascinate dai tuoi versi, nei quali ci si identifica come allo specchio. Paura per il tempo che fu e purtroppo paura per il tempo che sarà, in una sorte di agone infinito in cui viviamo e passiamo, come viaggiatori nella tempesta (parafrasando una citazione di un grande artista).
Ma sarà anche soltanto esserci stati la dimostrazione dell’incomparabile bellezza di un sguardo indietro, grati per quel contorno d’essenza
Ciao
Infatti, paura per il tempo che fu e per il tempo che sarà e sarà anche soltanto esserci stati la dimostrazione della bellezza di uno sguardo indietro. Un commento che mi ha emozionato, sensazioni, emozioni che si riassumono in una frase che riassume in una battuta il nostro attaccamento alla vita e la forza di viverla nonostante tutto. “Noi siamo fatti della stessa sostanza dei sogni, e nello spazio e nel tempo d’un sogno è raccolta la nostra breve vita”. Grazie per il commento.
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