Ricordo il fioco frinire dei grilli
perduti nelle calde estati estinte
che rilasciano ancora suoni e trilli
d’infanti gai nelle corse dipinte
con sbiaditi colori in ormai finte
parvenze da cui spuntano idilli
e gli amori tra le urla e nelle spinte
nei tocchi audaci dei corpi più belli
In questa chiuso da cappio e capestro
per figure e decreti e pianti e facce
avvolte nei tubi tra morti e infetti
sento la libertà di vita e affetti
tutto ciò che mi è più caro in tracce
d’un futuro svaporato maldestro
La cura dei tuoi sonetti m’è cara, così come quest’alternarsi di cupezza e immagini idilliche…
Ti ringrazio Ettore, i tuoi commenti mettono sempre in risalto sensazioni ed emozioni con parole precise e illuminanti. Grazie.
Mi sei caro e mi piace leggerti con attenzione amico mio 🙂
Certamente e leggo i tuoi commenti con vivo piacere. Grazie, 😊
🙂
ci accorgiamo della libertà quando la perdiamo, anche nella semplice spontaneità di un sorriso che cogliamo nel nostro animo. Ora le circostanze ci privano anche dell’essere noi stessi…
Infatti, mai ho sentito l’alito della libertà intenso come adesso. La libertà è come l’aria, ti accorgi quanto sia importante soltanto quando comincia a mancarti.
Un poetare intinto in una speciale metrica, e musicalità poetica, che accentuano, con originalità spiccate immagini della natura….
Sempre bello leggerti, cari saluti, Lucian,silvia
Grazie mille Silvia per il tuo bellissimo commento. Un caro saluto.