Non dirmi ti prego
perché il domani non molla la presa
non corre al respiro
non chiude la Storia
pungendo fin dentro il dolore
Non dirmi quale pedina cadrà
per un colpo di falce diretto
ma dimmi che tremo al pensiero del gioco
quando il cavallo farà la sua mossa
inattesa come un colpo di coda
Dimmi di quando uscirò
all’esterno del mio orizzonte
di ingombranti ed esili spettri
inutili come una polvere d’odio
sopra una cavea di corpi
fuor di scacchiera
Il guaio è proprio questo, il tempo è viscoso e siamo soli, sempre più soli, inutili, in quella che sembra la fine della strada ma non lo è; il fututo si traveste da presente, la fine della Storia è in atto, ma non la fine della strada: mi è molto piaciuto il tuo pezzo
Sì, siamo soli, inutili, ed è così, la strada prosegue ancora. Ti ringrazio molto per le belle parole.
e io ringrazio te per le tue
😊
Una visione oscura del prossimo futuro, quando non rimarranno all’orizzonte che esili spettri d’un’umanità quasi inesistente….
Poesia apprezzata, buona serata Luciano,silvia
Grazie Silvia per il bellissimo commento. Buona serata 😊
Anche a te
😊
ma proprio quella mossa del cavallo sarà la svolta, proprio come il cavallo degli scacchi che con una mossa inattesa si libera di un fardello o di un impedimento, sarà quella la chiave di volta, così da “scavalcare” i dubbi, le intemperie o i legacci di un mondo sempre più solitario e distaccato, una mossa improvvisa, un colpo di coda che spazzerà via le nuvole e il nerofumo che circonda.
Ci voglio leggere speranza ed emozione, voglio vedere più in là, oltre
molto bella
Sì. è una mossa imprevedibile. Non sappiamo cosa ci aspetta, è forse anche una mossa liberatoria. Ti ringrazio per la tua lettura che sento profondamente. Grazie.