Mi sogno in vaga veste amaricata
le cicogne planavano nel vento
e la gente era serena, lo sento,
anche se non era una passeggiata
Non sappiamo, sorte malaugurata,
non potremo mai comprendere il lento
dolore che deflagra nel momento
di una bomba caduta e detonata
Le urla per il sangue sul petto e i pianti
per un figlio colpito dal cecchino
la fontana a due passi dal cielo
sopra gli occhi sbarrati un dolce velo
Soltanto per un po’ d’acqua un bambino
ha smesso di vivere, uno dei tanti
Osservazioni profonde e intense, su realtà della vita, che non possono che indurci a riflessioni.
Sempre speciali i tuoi versi, Luciano, vivi una bella sera,silvia
Grazie carissima Silvia. Una storia vera che mi raccontò mia madre. Quando era bambina andava insieme ai suoi fratellini a prendere acqua a una fontanella in una zona in cui i cecchini sparavano a chiunque. Mandavano i bambini perché i cecchini non se la sentivano di ucciderli o ferirli, ma a volte qualche cecchino senza scrupoli non faceva distinzioni. Grazie ancora. Buona notte 😊
Felice giovedì, caro Luciano
Grazie, carissima Silvia. Auguro un felice giovedì anche a te 🙂