Per languori e profumi di cibo m’attardo
purché l’indomani si sciolga in minestre
di farro con cavolo nero su fetta di pane
se porti del vino ne bevo un gottino
di sola bevanda di gallo se nero si sa
se altrimenti di là certamente berrò
se neppure un assaggio mi lasci
poi come farò a morire per niente
rarissimi sorsi di nettare fresco
prodotto a fatica in vigneti solari
vi prego barbera per tutti un passito
con gusto sorseggio e mi lascio
portare dall’onda nel tunnel di turno
Lasciatemi sopra il bitume
per questo scenario da sogno
tra un raggio di luna sfiorito
finito a dar luce a un sacco sfondato
di resti avariati caduti per sbaglio
alle soglie di un mostro che beve
ai confini di un giorno che muore
Con gusto e disgusto m’attardo
purché l’indomani il mio corpo sia
polvere rossa macchiata di vino
soffiata nel vento dispersa nell’aria
di un arco e un soffio di sax un assaggio
di un suono che sento lontano
arrivato dal pozzo di pece
arrivato dai cessi fioriti nel leppo
In un fiotto oltremare rivedo
lontano venire dal tempo d’infante
dormivo col latte alla bocca pulito
sereno protetto dal Fuori
protetto dall’ostro di pioggia
profonda in intarsi di nenie felici
Adesso mi giunge uno strano sentore
i fantasmi e i folletti che ridono sempre di me
Qui infinito il sapore del Nulla
arrivato in afrore di un unico corpo
cullato da un misero sacco sfondato
Bellissima
Grazie. Molto gentile. Grazie 😊
ebbro di poesia canti e con te ne berrò tanti…
Grazie Franz. Giusto! Ebbro di poesia. Infatti ne berrei centinaia di pinte 😄
ed io con te… Prosit!
Prosit! Buona notte caro amico 😄
notte!
Speciale creatività poetica, in questi bei versi, che in tanti particolari flash rimati, mostrano sensazioni diversificate d’istanti di vita.
Lirica molto apprezzata, felice sera e un sorriso, Luciano,silvia
Grazie Silvia. Buonanotte 😊