debole tragitto percorri avulso
in vaghe liti di nessun contegno
come una moda senza ritegno
ove lasciasti tracimare impulso
da mendace nel biasimo insulso
immaginando di tessere segno
per placare colpe in sereno pegno
tremasti spostando il corpo convulso
nei siti più bui in lordi rifugi
dove emersero fetori d’urine
tra forme fluttuanti in onde pressate
come nei vagoni merci accumulate
unte da schizzi d’inchiostri e aniline
perse nei gorghi di loschi pertugi
Scritta due anni fa. Un altro vago ricordo dei miei folli anni venti quando conducevo una vita beat, ma senza esagerare, come già evidenziato in altre poesie. Non sto a entrare nei particolari 😐
invidio la compostezza compositiva che fa danzare i tuoi lemmi…. ciao Lux
Grazie Franz, ricambio l’invidia per le tue armonie cosmiche che fanno vibrare le mie emozioni. Un caro saluto.
ciao amico mio…
Un saluto, caro Franz.
La bellezza della lirica riesce a rendere meno sudicio ciò che ricordi pur con chiari sentori. Bella è dir poco. Ciao Lu.
Grazie Daniela. Commento graditissimo. Grazie. Un caro saluto.
Ciao!
Mi piace moltissimo: la ricorrenza dell’accento sulla settima; l’ endecasillabo “a minore”, dove c’è, per via della cesura tra le due parti – ma non solo; persino l’accento frequente sulla quinta, che non è per niente canonico, ma qui, in questo caso particolare, crea, anzi, amplifica, un sarcasmo sferzante. Gli ultimi due versi, “baciati” dal punto di vista ritmico-musicale, sono perfetti. C’è, forse, una sola svista, e ho contato almeno 20 volte per esser certa la svista non sia mia: il terzultimo verso, il primo della seconda terzina, non è un endecasillabo, ma ha dodici sillabe e nessun accento sulla decima. Suggerisco: “co-me-nei-va-go-ni-mer-ci_im-pi-la-te”. Non significa precisamente la stessa cosa di “accumulate”, tuttavia.
Nel complesso… trovo sia lodevole come sonetto, mi brillano gli occhi e lo rileggo, ancora. Non mi esprimo sul contenuto, ma… lo intuisco.
A presto.
Irene
Grazie Irene, il tuo commento è una analisi molto approfondita e di grande spessore. E’ chiaramente un sonetto non canonico che ho volto creare per indicare (credo senza riuscirci) il ritmo di una vita buttata letteralmente nel “cesso”. Per essere pignoli non dovrei neppure definirlo un sonetto, in quanto, come hai notato con grande precisione un verso è un dodecasillabo e mi pare di avere inserito anche due versi sospetti che possono anche essere considerati endecasillabi, ma che sembrano più decasillabi. Ti ringrazio per “impilate”. Ci penserò. Grazie mille 😊
Beh, c’è anche il primo verso della prima quartina, che ho considerato endecasillabo, se letto così: “nei siti più bui | in lordi rifugi”, con cesura intermedia, perché mi sembrava una lettura più naturale. Rileggendo, ho notato, ora, il terzo verso, nella prima quartina: “come_una moda senza ritegno” è un decasillabo, ma potrebbe diventare “come_una moda | priva di ritegno”, endecasillabo. Come vedi, non ho notato tutti e tre i versi non endecasillabi insieme, perché anch’io ho sviste, anche per quanto riguarda le sviste altrui, per giunta: in aggiunta a ciò, di sovente sbaglio a contare le sillabe, anche se uso le dita. Non pensare troppo ai miei suggerimenti: lasciano il tempo che trovano e le tue poesie sono comunque molto belle.
Complimenti. Hai già trovato i decasillabi! Sei molto brava.
Ho dovuto rileggere, tuttavia, e ho anche scritto “quartina” al posto di “terzina”: le sviste… ne sorrido.
Certo, non ti preoccupare. Avevo capito. 😊
:-*
…oppure: “co-me_in-va-go-ni | mer-ci_ac-cu-mu-la-te”. In tal modo cambierebbe notevolmente il ritmo, però.
Ribadisco: la tua poesia, scritta due anni fa, mi piace, anche e soprattutto senza correzioni, e mi scuso per essermi permessa di suggerire.
Un sorriso.
I.
Sì, quando la scrissi pensai di sostituire “nei” con “in” ma volevo l’accento sulla quinta. I tuoi suggerimenti sono molto graditi. Puoi suggerire quanto vuoi. Consigli ed eventuali analisi critiche sono sempre accettate con grande piacere. Grazie. Un caro saluto.
Mi solleva il fatto tu apprezzi le critiche e le analisi. Mi fa piacere a mia volta.
Ohi, mi introduco nella conversazione tra te LuxOr e Irene. Bello che ci sia questa semplicità he doni a noi lettrici e lettori di metterci a nostro agio e confrontarci con te e la tua poesia. Poi apprezzo molto lo scrivere di Irene, la sua conoscenza in materia di poesia è profonda. Sarei anche curiosa di conoscere appieno il significato del vocabolo beat. Cioè, ho sentito molto parlare di beat generation ma in realtà non so cosa voglia dire. Io ti avverto un po’ tra Baudelaire e Rimbaud, un po’ lugubre in realtà ahahah
Però mi piace un sacco!!! Un saluto e buona serata Sir LuxOr 😀
Tra Baudelaire e Rimbaud? Caspita, che onore! Magari! Due giganti della poesia simbolista, inarrivabili. Grazie, sono felice. Infatti, Beat generation. Mi riferisco in questa poesia soprattutto a Jack Kerouac e al suo romanzo “On the Road” (Sulla strada) 1951, un classico della narrativa americana. Vita sregolata, viaggiare in autostop e o in autobus e treno, alcol, sesso, droghe, contro la guerra, ecc.ecc. (ci tengo a dire che da giovane ho fatto un po’ di stupidaggini ma non ai livelli degli artisti beat, era anche un’altra epoca e un’altra nazione). Grazie cara Lila per questa richiesta di chiarimenti. Buonanotte, Madam Lila 😄😉
Buonanotte a te e grazie per il chiarimento. Magari in epoche e paesi diversi, il modo di avvertire un disagio e di colmare il vuoto in qualunque modo. Poi è chiaro che le esperienze sono diverse. Sir Luxor, un sorriso per te e buona notte. Lila
Buonanotte, carissima. 😊
Provo a commentare, qui, solo per prova: temo che i miei commenti al tuo blog siano stati risucchiati dalla directory Spam, controlla per favore, oppure svaniti misteriosamente: di solito, lasciano comunque traccia. Li riscriverò, in caso. 😛
Tolgo il disturbo. A presto,
I.
😊
:-*
Ultimo mio tentativo di mandare un commento, lo giuro. Dovrebbero essere finiti tutti in Spam perché mi sta capitando ovunque.
Davvero un mistero. La magia di wordpress?
Proprio.
L’ha ripubblicato su Alessandria today @ Web Media Network – Pier Carlo Lava.
Per me un onore vedere una mia poesia su Alessandria today. Ringrazio sentitamente.
Ti metto il like anche lì. :-*
Molto gentile. Un caro saluto.
Un caro saluto, anche a te. Non è gentilezza, comunque.
So che apprezzi. Grazie 🙂
Sì, è così.
Ricca di sensazioni, intensa da assaporare, lascia la traccia. Buona serata,65Luna
Grazie mille, sei gentilissima. Un sorriso.
Così cruda, così realista. Molto intenso il duetto con la splendida Irene. Grandi entrambi. Baci. Isabella
Sì, Irene è davvero splendida. Sei gentilissima. Ti ringrazio. Un abbraccio.
Oh, sono emozionata.
😊😘
E’ sempre un piacere per me leggere chi sa scrivere davvero. Baci
Sono lusingato, grazie. E onorato. Lo stesso vale anche per me. Un caro saluto.
Ti abbraccio mio caro lasciandoti un sorriso. isabella
Un abbraccio
Buona giornata caro
Grazie, Isabella.
Grazie a te per la tua precisione.
Intensità e maestria. Complimenti. 🙂
Grazie, sei molto gentile. Un caro saluto 😊