Identici giorni sommati invano
non so contare coi soliti numeri
che so smarriti nella memoria
Dei baci sento il sapore lontano
ne sento il profumo perduto
per ozio o paura che so
Non è l’ora di certi sapori amari
o di altri faziosi sentori
Si para davanti il tuo corpo
non ancora violato dal tempo
E sento le mie afasie
fuggiranno via come un morbo
curato a fatica per anni
le tue richieste senza risposte
la tua solida pazienza con l’amore
fattasi negli anni dolore
il mondo che hai aperto per me
Della tua forza ne sento la scossa
veemente che dirompe nella carne
Dammi l’irruenza del tuono
la forza costante dell’acqua
che scolpisce clastica arenaria
Dona forza a queste deboli carni
diluite in rea mollezza
in sconfinato tragitto
oltre l’orizzonte degli eventi
Un amore intenso, e nostalgico, del quale si sente un profondo desiderio, per
una rinascita mentale e fisica, in un momento di disagio del profondo….
Versi raffinati, e molto intensi, che ho molto apprezzato nella loro lettura
Buona serata e un sorriso, luxor,silvia
Grazie carissima Silvia, i tuoi commenti precisi e intensi sono sempre da me apprezzatissimi. Un caro saluto 🙂
Il potere delle emozioni sa essere grandioso…
Sì, giusta osservazione. Le emozioni, così immediate e tanto (almeno per me) difficili da riportare su carta.
la resa… arrendersi, no, rendersi conto, poi affidarsi, poi sconfinare, forse?
Arrendersi è un errore. Rendersi conto è importante. La mia resa continua ma c’è anche una speranza, sempre, fino in fondo. Grazie per il conforto. Un caro saluto.