Splende ancora illeso lampo
laggiù a ovest del firmamento
se nel frattempo scrutando
alte nubi rosse tuttora
cinte in un sorriso di pioggia
Niente è perso tra le acque
e i reflui fetori dell’agio
ove s’annidano maleolenti corpi
Sono pensieri di un tempo
quando ancora le rughe
veleggiavano nei sogni
sulla pelle di vecchi lontani
giunti ai bordi dell’infinito
vissuto come divertente
E adesso che le dita
scivolano tremolanti
lungo i binari della fronte
e gli occhi sfuggono in basso
adesso gli sbiaditi antenati
nell’etere dell’evo…
e tu giunto nell’ora temuta
senescente salti nei lazzi cortesi
per chi ti vede oltre
le soglie dei giovani
Pensieri del profondo che cambiano, nel tempo che va, e si assottogliano sempre
più nell’ultima parte della vita, quando si è additati, dal prossimo, come facenti parte
d’una schiera, ormai, al di fuori della gioventù…
Versi di grande realtà, molto apprezzzati
Buon fine settimana e un caro saluto, luxor,silvia
Grazie Silvia sei sempre molto precisa e i tuoi commenti sempre puntuali e profondi mi lusingano. Buon fine settimana, carissima e ancora grazie
Caro Luxor, mi è sfuggita questa tua che mi ha colpito molto per la sua bellezza.
Un caro saluto e buona serata. Lila
Grazie Lila. Un caro saluto 🙂
Smile!