Senza la grazia dei tuoi occhi

Potrei correre nei venti più fermi
scalare vette, assaporare fiumi
fino alla scomoda reggia dei numi
osteggiato dalle moine dei servi

potrei morire o cibarmi di vermi
ogni ostacolo mandare in frantumi
potrei mescere stille nei bitumi
versare lacrime nei giochi inermi

galleggiare negli spazi profondi
oltre le ultime luci delle stelle
o affondare negli abissi del mare

ma senza la grazia dei tuoi occhi tondi
l’incanto odoroso della tua pelle
sarei solo un cuore da rianimare

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25 risposte a Senza la grazia dei tuoi occhi

  1. Franz ha detto:

    Mi piacciono e mi incantano i tuoi sonetti d’amore… hanno il senso del gioco eppure s’avverte un’anima non lieve in cammino.

  2. Quando la grazia di amare è completa l’uomo migliora. Evolve in spirito. La misura del sonetto è perfetta. È la forma dell’animo del vero poeta.

  3. erospea ha detto:

    L’anima dell’universo nell’amata

  4. silviadeangelis40d ha detto:

    Un dolce ed esasperante romanticismo, in questi musicali versi di bella lettura
    Buona settimana e un saluto, luxor,silvia

  5. marzia ha detto:

    Se riuscissi a trovarti immagini adatte, mi piacerebbe regalarti un altro montaggio…
    Ha dei passaggi vertiginose questa tua…

  6. litedinnamoratoconilmondo ha detto:

    Fermi / fiumi / numi / servi
    Vermi / frantumi / bitumi / inermi

    Al di là della tecnica lirica, mi domando se oltre alla rima è voluto pure il senso compiuto che queste parole messe in sequenza hanno oppure no.
    I “fermi fiumi dei numi servi” trovo siano un bellissimo verso 🙂

    • LuxOr ha detto:

      Un commento molto raffinato e interessante su argomenti che mi appassionano. Non del tutto. Ho deciso di lasciare come fulcro i “servi” insopportabili e fastidiosi, parola che però non rima con “fermi” anche se il gruppo “er-i” si ripete, pertanto, oltre alle rime ABBA ABBA ho voluto rinforzare il ritmo (forse esagerando) con 7 allitterazioni (“mi”). Nella seconda quartina inoltre aumentano le “m” (morire, cibarmi, mandare, mescere, lacrime) allo scopo (non so però con quale risultato) di infondere un ritmo… spero delicato come una carezza, un bacio. Per i “fermi fiumi dei numi servi” e i “vermi in frantumi nei bitumi inermi”… ehm, sì, ho notato una sorta di senso non voluto che, confesso, volevo quasi spezzare cambiando le rime BB, ma poi ho rinunciato perché non era fondamentale e non influenzava il senso primario della poesia e inoltre la lettura verticale (che hai notato, complimenti!) si ferma nelle prime due quartine, lasciando inermi le due terzine. Scusami se mi sono dilungato e grazie ancora per la tua gradita domanda. Un caro saluto

  7. Daniela ha detto:

    grazia ed eleganza sono le caratteristiche primarie dei tuoi versi; qui hai raggiunto la sublimazione poetica.

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