Potrei correre nei venti più fermi
scalare vette, assaporare fiumi
fino alla scomoda reggia dei numi
osteggiato dalle moine dei servi
potrei morire o cibarmi di vermi
ogni ostacolo mandare in frantumi
potrei mescere stille nei bitumi
versare lacrime nei giochi inermi
galleggiare negli spazi profondi
oltre le ultime luci delle stelle
o affondare negli abissi del mare
ma senza la grazia dei tuoi occhi tondi
l’incanto odoroso della tua pelle
sarei solo un cuore da rianimare
Mi piacciono e mi incantano i tuoi sonetti d’amore… hanno il senso del gioco eppure s’avverte un’anima non lieve in cammino.
Grazie Franz, sì l’anima non lieve è presente. Riesci sempre a leggere in profondità, caro amico mio. 🙂
Ormai stiamo imparando a conoscerci a fondo… e non mi spiace
Sì, proprio così. Non spiace nemmeno a me
🙂
Quando la grazia di amare è completa l’uomo migliora. Evolve in spirito. La misura del sonetto è perfetta. È la forma dell’animo del vero poeta.
Sono lusingato, Donato ti ringrazio per un commento che mi infonde coraggio. Un caro saluto
L’anima dell’universo nell’amata
In poche parole hai sintetizzato il senso della poesia. Senza confini oltre ogni limite ma confinato nello sguardo meraviglioso dell’amata.
Un dolce ed esasperante romanticismo, in questi musicali versi di bella lettura
Buona settimana e un saluto, luxor,silvia
Grazie cara Silvia per il tuo commento che ho molto apprezzato 🙂
E’ sempre un piacere leggerti, buona serata
Se riuscissi a trovarti immagini adatte, mi piacerebbe regalarti un altro montaggio…
Ha dei passaggi vertiginose questa tua…
Grazie Marzia, sei sempre molto cara. Ne sarei felicissimo. In effetti suppongo non sia semplice trovare le immagini da montare. Un caro saluto
Grazie Marzia. Un altro tuo meraviglioso video per una mia poesia! Senza dubbio migliorano i miei versi e non di poco, le emozioni sono più intense. Un caro saluto
S0n piaciuti a dverse persone..bravo LuxOr!
Devo ringraziare anche il tuo video 🙂
🙂
Fermi / fiumi / numi / servi
Vermi / frantumi / bitumi / inermi
Al di là della tecnica lirica, mi domando se oltre alla rima è voluto pure il senso compiuto che queste parole messe in sequenza hanno oppure no.
I “fermi fiumi dei numi servi” trovo siano un bellissimo verso 🙂
Un commento molto raffinato e interessante su argomenti che mi appassionano. Non del tutto. Ho deciso di lasciare come fulcro i “servi” insopportabili e fastidiosi, parola che però non rima con “fermi” anche se il gruppo “er-i” si ripete, pertanto, oltre alle rime ABBA ABBA ho voluto rinforzare il ritmo (forse esagerando) con 7 allitterazioni (“mi”). Nella seconda quartina inoltre aumentano le “m” (morire, cibarmi, mandare, mescere, lacrime) allo scopo (non so però con quale risultato) di infondere un ritmo… spero delicato come una carezza, un bacio. Per i “fermi fiumi dei numi servi” e i “vermi in frantumi nei bitumi inermi”… ehm, sì, ho notato una sorta di senso non voluto che, confesso, volevo quasi spezzare cambiando le rime BB, ma poi ho rinunciato perché non era fondamentale e non influenzava il senso primario della poesia e inoltre la lettura verticale (che hai notato, complimenti!) si ferma nelle prime due quartine, lasciando inermi le due terzine. Scusami se mi sono dilungato e grazie ancora per la tua gradita domanda. Un caro saluto
grazia ed eleganza sono le caratteristiche primarie dei tuoi versi; qui hai raggiunto la sublimazione poetica.
Sono lusingato, e sento il mio volto arrossire. Sei gentilissima. Sono contento che ti sia piaciuta tanto e ti ringrazio per questo, tantissimo.
Bella!
Grazie, gentilissima 🙂