Questo assente fiorire
d’anima e di carne
nei giorni distesi
uno dopo l’altro
sul calendario
Savane che corrono
fin dove dorme il sole
tra escrementi persi
da vizzo podice
come fanciulla leggiadra
che smarrisce il profumo
delle innocenti stagioni
Appassiscono i fiori
sul mio davanzale
e non posso nemmeno proteggere
quei pochi colori che amo
Il mio romanzo
-
Articoli recenti
Archivi
- luglio 2021
- giugno 2021
- Maggio 2021
- aprile 2021
- marzo 2021
- febbraio 2021
- gennaio 2020
- dicembre 2019
- novembre 2019
- ottobre 2019
- settembre 2019
- agosto 2019
- luglio 2019
- giugno 2019
- Maggio 2019
- aprile 2019
- aprile 2018
- giugno 2017
- Maggio 2017
- aprile 2017
- marzo 2017
- febbraio 2017
- gennaio 2017
- dicembre 2016
- novembre 2016
- marzo 2016
- febbraio 2016
- gennaio 2016
- dicembre 2015
- novembre 2015
- ottobre 2015
- settembre 2015
- agosto 2015
- luglio 2015
- giugno 2015
- Maggio 2015
- luglio 2011
- Maggio 2011
- dicembre 2009
- novembre 2009
- ottobre 2009
- settembre 2009
- gennaio 2008
Categorie
- 21 tautogrammi
- Acrostici
- Ai lati dell'occhio
- Al di sopra del bianco
- Ambra
- Arenandomi nei gamberi
- Bagatelle
- Claustrum
- Corpi estranei
- Corpi estranei
- Crescite
- Curriculum
- Dissolvenze
- Dodici canzoni disperate
- Il cavaliere azzurro
- Informazioni
- Intarsi
- L'amore che mi porgi
- L'assenza del geranio
- La fisionomia del peccato
- La lingua segreta dei testi
- La velocità del freno
- Le parti allineate del dove
- Lipogrammi
- Locuzioni
- Maschere
- Microracconti
- Notturni
- Nuvole bianche
- Onirica
- Poesia
- Premi
- Prima voce
- Prove e sperimentazioni
- Qualcosa intorno ai post
- Racconti
- Rebus
- Reminiscenze siderali
- Romanzi
- Sala d'aspetto
- Senza Categoria
- Situazioni in atto
- Strofe gitane
- Strofe gitane
- Sulla ringhiera
- Teatro
- Tirreno
- Tirreno
- Tra le rose
- Tutte le luci del nero
- Tutto in un chiuso
- Vascolari arpese
- Video
- 175
- alcool
- Amore
- anapesto
- Ansia
- Apnea
- Aria
- Azzurro
- Bagatelle
- Beat
- Bellezza
- canzone
- cascate
- cibo
- Corporeo
- Covid
- depressione
- Dolore
- echi d'arpe aliene
- Eros
- forme
- Futuro
- Futuro anteriore
- guerra e pace
- Immagine
- Immagini
- Infanzia
- libertà
- Linguaggi
- Locuzioni latine
- Madrigali
- malattia
- Mare
- Maudites
- metamorfosi
- monovocali
- mostri
- Natura
- Odicina
- Ormond bar
- Ottonari
- Pascoli
- paturnie
- paura
- Perdersi
- Pittura
- Poesia
- Poesia concreta
- PoesiaVisiva (mah!)
- Profumi
- Reminiscenze
- ricordi
- ricordi in formazione
- Rime
- Rime del dolore
- Romantico
- sangue
- scultura
- settenari
- Silenzio
- Sogni
- solitudine
- Sonetti
- Sonetto caudato
- sperimentazioni
- Stanchezza
- Tanto tempo fa
- Tautogrammi
- Teatro
- Tempo perduto
- tempo ritrovato
- Tradimenti
- vascolari arpesi
- Versi sciolti
- Video
Blogroll
- Antonella Lallo
- Brezza d'essenza
- dimensione C
- Fioche luci lontane
- Folate di vento caldo
- Francesco Fiumarella
- Guido Saraceni
- Il blog di Giovanni Mainato
- Il mio blog per caso
- Il Re Del Niente
- Il salotto irriverente
- Il vizio di leggere
- MeandAlaska
- Noninundemonesolo
- Opinioniweb-xyz
- Pensieri sparsi
- Rossella Bellanova
- sendreacristina
- Sirena Guerriglia
- susabiblog
- To Bit Or not To Bit
- Translature
- Twau
- Vagone idiota
- Violeta opinionista per caso 2
- WordPress.com
- WordPress.org
- Wwayne
- Yellingrosa's Weblog
- Yellow Letters
- yellowletters
Esteri
L'altro mio (vecchio) blog di cinema
Poesia
- Alchimie
- Alessandria Today
- Alexandra Bastari
- Almerighi
- Antalgica poetica
- Cecilia Gattullo
- chiacchiere piccole
- Comesecifossi
- Cristian Ciarrocchi
- Daniela
- Elzeviro
- erospea
- Franz
- Gisselle Hinojosa
- Il canto delle muse
- Il cielo stellato dentro di me
- Il suono della parola
- Interno poesia
- Isabella Scotti
- IWantYouHappy
- La casa popolare
- La forma dei pensieri
- Lady Nadia
- Latitudini e altre parole
- Le Hérisson – Appunti critici
- lilasmile
- Lucia Lorenzon
- Marcello Comitini
- MariannapuntoG
- Memorabilia
- MISEM
- My Aletheia
- nati per vivere
- Nodi.Arsi.Sotto.La.Pelle
- Ombreflessuose
- Pensieri scritti
- Precaria
- quandolamentesisveste
- Salvatore Leone
- Sartago loquendi
- Seidicente
- Sephiroth
- Sovrasenso bisbigliato
- Strinature di saggezza
- To be by your side
- Un cielo vispo di stelle
- Valentine Moonrise
- Vizi di forma
Racconti
Viaggi e ricette
Commenti recenti
Post più letti
Blog Stats
- 56.433 hits
Meta
Blogitalia
Il trascolorir del sembiante e d’ogni cosa di natura…tu lo canti trasalendo…ed è umanissimo, notturno canto.
Sì. In uno dei tanti miei momenti in cui vedo fuggire il tempo, correre. E me ne dolgo ma con lieve, lievissimo sospiro, un piccolo fievole lamento. Una dolce amara constatazione. Grazie caro Franz per le tue precise osservazioni e molto gradite.
C’è una sensibilità vivissima sempre nei tuoi versi…ho visto il tuo balcone e l’appassire dei tuoi fiori al gelo…si è lieve e dolceamaro esserne partecipe… una bella sensazione
I fiori appassiscono al gelo e lo sto constatando sempre di più. Se penso che ho scritto questa poesia quando ero giovane, non so cosa mi prese. Eppure oggi la comprendo e la sento mia molto più di quando la scrissi. La vedo acerba e imprecisa, ma. forse (forse) invidio il modo di scrivere di quel giovane me che non sono più. Mi fa piacere che tu l’abbia apprezzata. Un caro saluto.
C’è sempre nel nostro intimo l’amore per il giovanetto che fummo…anche perché quel giovanetto rientra in gioco quando la sensibilità più si acuisce.
Ecco, riesci sempre a definire bene ciò che spesso mi riesce difficile dire. Quel rientrare in gioco del giovinetto è proprio ciò che sento, adesso quel gelo sul davanzale è visto attraverso il filtro del giovinetto, ma è già diverso da quello che vidi all’epoca eppure quella visione lontana mi inonda di emozioni.
Son felice di saper sfiorare la tua anima…è segno di amicizia profonda…può accadere in rete, ed è bello.
Condivido in pieno. Grazie Franz 🙂
🙂
siamo impotenti nel fermare il tempo e con esso ciò che più amiamo…molto gradita
Grazie Daniela. Infatti canto questa “dolce” e allo stesso amara impotenza
La vita s.corre troppo rapida.
Non possiamo fermarla.
Credo che quel giovane Luxor che ha scritto questa poesia fosse già consapevole dell’ appassire dei fiori e soffrisse molto per non poter salvare ciò che amava proprio perché era giovane.
Ora tu, Luxor, sentirai ancora di più l’andare del tempo, ma sarà subentrata in te più forte una dolce amara constatazione.
Questi versi sono già molto incisivi.
“Savane che corrono
fin dove dorme il sole”
Che bei versi davvero! Complimenti al giovinetto… che è ancora in te e che si risveglia nei momenti di tua maggiore sensibilità.
Mi piace molto questa tua poesia che mi fa vedere i fiori (gerani) morire al gelo sul tuo balcone e mi dà quel sapore particolare dell’emozione del tempo che fugge.
Condivido tutto ciò che mi fai giungere con questo tuo canto.
Bravissimo il giovane Luxor. 🙂
Notte buona per te, Luxor
gb
Grazie per le belle parole. Sì, il giovinetto era consapevole, mentre il vecchio, che adesso contempla da un punto di vista distante la “vecchia” prospettiva e, pur non essendo certo felice per questo, confesso, riesce anche a gustare i sapori amari. Un chiaroscuro che, spero, evidenzi volumi e spazio/tempo. Un caro saluto, gb
Sì, è un chiaroscuro che evidenzia volumi e spazio/tempo.
Quel giovinetto era molto sensibile.
E già sapeva scrivere versi belli e significativi.
Ora tu sai gustare i sapori amari, sì. Sei cresciuto…
Un saluto caro davvero, Luxor
Buone ore
🙂
gb
Grazie ancora, gb. L’ex giovinetto ti saluta. Buona notte 😉
Buona notte al giovinetto che non è proprio un ex perché vive ancora in te adulto e serena notte per te nella tua totalità, Luxor.
🙂
gb
Buona notte, carissima gb
🙂
gb
Momenti di fermo in cui non ci si può dedicare agli impegni prediletti, con grande rammarico dell’animo.
Versi dettati dal cuore, e molto spontanei, elaborati in una forma poetica intensa e raffinata.
Felice martedì e un caro saluto, luxor,silvia
Grazie sempre per i tuoi intensi e interessanti commenti. Un caro saluto, Silvia
“Savane che corrono”
come se il paesaggio incorporasse le figure che lo percorrono, o come se tutto si muovesse, comunque, in ogni suo elemento?
Con “Savane che corrono/fin dove dorme il sole” all’epoca volevo rendere l’idea del movimento della natura (felini, mandrie, uccelli) durante lo scorrere della giornata fino al tramonto e dopo. Adesso, rileggendola dopo anni, vedo più un movimento complessivo di tutta la natura, vedo un flusso spaziale e temporale di ogni cosa vivente e no.
Io vedo un movimento complessivo di tutta la natura…
Apprezzo molto quel “fin dorme il sole” che dà l’idea del riposo, della luce che viene a cessare e lascia il posto a un buio di stelle.
🙂
gb
Tutta la natura si muove, corre, vola, urla, bisbiglia fino al riposo notturno sotto un cielo di stelle. Hai completato il quadro con una meravigliosa pennellata (le stelle). 🙂
Grazie, Luxor.
Mi è venuta immediata questa pennellata…
🙂
gb
🙂