Macula trita

Soffoco come ansia del ramarro
in effusa sopita diade di corna già rudenti
Asporto all’esterno di tosse catarro
stanco di veci affrante in estasi sospese
La mia vita si aggrappa al piano del tempo
con pigrizia di limacce stese
lasciandomi cadere nel flusso
galleggiare invano nel susseguirsi dei minuti
lancetta dopo lancetta in florido smusso
giro dopo giro luci che inondano stesse
voli di mosche attorno in cucine vuote
come affondare in esistenze di verità omesse

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20 risposte a Macula trita

  1. erospea ha detto:

    forse mi sbaglio… e nemmeno riesco a recuperarlo…, ma “ramarro” mi arriva come una citazione di qualche testo di autore noto?
    componimento sofferto per sentimento, sia pur nel misurato versificare che t’è proprio.
    le luci che richiami sanno d’artificio, come le esistenze nascosta tra verità omesse

    • LuxOr ha detto:

      C’è una raccolta di poesie di Paolo Volponi che si intitola “Il ramarro”. Poesie bellissime. Ma non pensavo a nessun autore, giuro. Componimento sofferto, scritto nei momenti più bui della mia malattia, composto nell’abisso dell’oscurità. Hai ragione, le luci sono artificiali, da me odiate perché aiutano sì a vedere, ma offuscano anche. Grazie per l’acuto e interessante commento (mi hai fatto ricordare Volponi).

  2. lilasmile ha detto:

    È la chiusa che mi sorprende… come se non ci fosse scampo… Ti dico la verità… mi è più oscura rispetto alle altre tue 🙂

  3. gelsobianco ha detto:

    Che poesia bella, sì… in cui io colgo disperazione profonda che non ha speranza.
    Il verso che mi ha colpito immediatamente è “La mia vita si aggrappa al piano del tempo”, desolazione senza fine.
    Quanto è sofferto questo tuo componimento!
    Le luci sono artificiali e non aiutano a vedere con chiarezza, ma rendono tutto fumoso e irritano.
    “come affondare in esistenze di verità omesse”
    Quanto buio hai attraversato, Luxor!
    Mi dispiace.
    La tua poesia mi giunge forte.
    “Soffoco come ansia del ramarro” per me è un’immagine molto valida legata a quello che capto.

    Spero ora tu stia decisamente meglio.
    Un sorriso vero per augurarti una notte buona di riposo.
    gb

    • LuxOr ha detto:

      Grazie gb, poesia sofferta, sì, scritta di getto in un momento di stizza, quasi senza vedere le parole sul quaderno. In quel momento volevo descrivere il fondo dell’abisso (anche morale) ma m rendo conto che sia impresa ardua. Comunque hai letto in profondità, dentro il mio animo. Grazie gb. Buonanotte 🙂

      • gelsobianco ha detto:

        Tento sempre di leggere in profondità.
        Che scrive una poesia di spessore merita molta attenzione da parte del lettore.
        Momento di “stizza” come questo tuo capitano e ci si butta a scrivere di getto, sì.
        Impresa non facile davvero. Lo so. 😉
        Spero tanto tu ora stia meglio.
        Buona notte e ben ritrovato, Luxor
        🙂
        gb

      • LuxOr ha detto:

        Molto meglio, grazie. Buonanotte a te cara gb 🙂

  4. silviadeangelis40d ha detto:

    Istanti molto disagiati di vita, in cui ci si spersonalizza quasi, per tuffarsi in una dimensione
    d’occulta negatività….quasi se quel tempo sfuggisse alla linea pacata del tempo che va….
    Versi molto apprezzati, un caro saluto,silvia

  5. Lady Nadia ha detto:

    E’ struggente, una fotografia scattata nell’attimo di un incubo a occhi aperti. Le tue poesie sono belle e intense ma devo ancora entrare un po’ di più nel tuo stile che è proprio originale. Ciao.

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