Tristi canti carpiti forse
orchestre estranee casuali
fra ridenti turisti
colombe come coriandoli oscuri,
gonfie gambe, a Trieste
la piazza nel colore che esplode
azzurro di vestiti di trust
Copiosa occasione, tovaglia
con briciole di toast consumato
Solo traesti danari
al barista, timido sguardo
pentito a una lei distratta
gambe udibili da twist
col rosso profumo violento
occhi la sera annusati macchiati
come un cielo tastato
Tristano nella bieca tana accogliente
spiando uno sguardo
Negli occhi lesti
a chi flebile forza desti
i tarocchi riflessi della ruota che gira
e l’amante di una tristezza vaga
di scoprire a caso per costruire una storia
comunque un aroma che sfrigola
a chi ha colto carte che soffrono
in un giro stretto di tango
in un profumo di sguardo
Il mio romanzo
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forse s’avverte in questo componimento qualcosa di più sciolto nell’andamento della scrittura, forse una scelta più immediata delle parole. Non so. Ho avuto questo impatto alla prima lettura. Altra sensazione è come se l’autore fosse seduto e girasse lo sguardo, l’udito, intorno a sé cogliendone le altre presenze immerse nella propria esistenza.
buona domenica
ci vado sempre un po’ a ruota libera nel commento o mi risulta difficile
ciaoooo
Anche questa scritta di getto pensando anche a certe assonanze e osservando la gente mentre passeggiavo davanti al municipio di Trieste in Piazza dell’Unità d’Italia… anni fa. Pensavo anche a certe serate in discoteca, intento a conoscere ragazze. Il tango (non so ballare) mi risuona sempre nella mente quando affiorano vecchi ricordi.
è un rimbalzare di metafore e di effluvi olfattivi, nel gioco del mistero che i tarocchi designano, carte scelte a caso nel gioco baro del destino. Anche questo è amore. Ciao Lux
Grazie Franz. Qui c’entra l’amore, è vero. Ricordi di anni fa, di un viaggio, mischiati a serate in discoteca e a un amore e al caso che mi ha allontanato da tutto questo. Buonanotte caro Franz.
buona notte a te lux
E’ un fluire che mi fa seguire sensazioni olfattive e di incrocio di destini. Ma non so che dire. Mi lascia un po’ spiazzata questa poesia…
Sì, è un miscuglio di situazioni di eventi che affiorarono alla mente. Ricordi di moltissimi anni fa. Appunto un viaggio insieme alle mie serate in discoteca di ventenne e all’amore, al caso che incide in un attimo (una scelta, un errore) e non puoi tornare indietro.
Deve essere una sensazione stranissima!!!
Bella ma allo stesso tempo mette ansia.
Elegante e raffinato lessico, in questo scritto dai toni descrittivi, che lascia trapelare, infine,
immagini del passato carpite in attimi assai speciali…
E’un piacere leggere un autore come te, felice giorno,silvia
Sono lusingato e ti ringrazio per il tuo commento sempre molto raffinato e puntuale. Grazie e Buona serata.
E’ un piacere leggerti, buon mercoledì e un saluto