Un sole stanco si scioglie
in mille rivoli vermigli
sopra un deserto di cemento e catrame.
Affonda nel fiume affranto
che scorre lentamente verso la propria foce.
Stanco d’illuminare cola goccia dopo goccia
fino al ponte immobile
nel silenzio rotto dal suono dei miei passi.
Appoggiato alla balaustra
osservo grandi circoli allargarsi sulle acque.
La sera sta per presentarsi
col suo mantello corvino.
Il mio romanzo
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Scritta quando avevo 15 anni. Una delle mie prime poesie. Molto acerba e debole in effetti e ho impiegato mesi a decidermi di pubblicarla.Ero molto triste e vedevo i tramonti come l’avvento di ombre e paure ma anche di divertimento e danza.
Si avverte questo senso di impotenza. L’arrivo delle ombre, dell’ oscurità con le sue paure… Grazie LuxOr! È bello leggere le poesie di te fanciullo. 🙂
Grazie a te Lila per averla letta. In effetti, insieme a molte altre, non ha proprio niente per essere definita poesia, ma rappresenta sempre un momento della mia vita e la tengo (le tengo tutte) come ricordo indelebile.
È molto bello sai quello che hai scritto ora? Domani a mente fresca rileggero’… 😉
🙂
Quel sole che si scioglie e la sera che poi sopraggiunge a oscurare il paesaggio, davvero bello ciò che hai scritto …
Be’, l’ho pubblicata dopo mille ripensamenti. Se mi scrivi commenti così, sono tentato di pubblicare altra roba vecchia 😉 Grazie, carissima
LuxOr pubblica pubblica ah ah. La poesia non ha confini di cuore e di tempo!
Sì… ehm… il fatto è che non mi piacciono… ero diverso sì… un’altra età
Come non detto Sir LuxOr, devono piacere a te 😉
Un sorriso al giovanissimo poeta, al ragazzino che temeva la notte e ne coglieva anche il suo fascino.
Spero tu stia riposando bene, LuxOr
gb
Temeva la notte e dormiva a luce accesa. Sì, in quel momento finalmente stavo riposando. Grazie gb
Il temere qualcosa è intriso di desiderio talvolta.
Quel tuo dormire a luce accesa è indicativo delle tue paure, ma anche del tuo cogliere il fascino della notte, secondo me.
Amo le poesie “acerbe”.
Postane ancora, LuxOr
Spero sempre in un tuo essere addormentato ora.
🙂
gb
In effetti la notte mi ha sempre attratto. Mi affascina e mi inquieta allo stesso tempo. Eh, ne ho tante di poesie acerbe. Anche ieri notte ero già andato a letto. Troppi impegni e troppo sonno arretrato 😉
Una descrizione pacata d’un paesaggio che induce, con la sua delicata nenia, a
riflessioni profonde, che vengono, inevitabilmente a galla, nell’inconscio….
Molto raffinata, e di bella lettura, questa tua
Buon giovedì e un caro saluto,silvia
Ti ringrazio per aver definito raffinata la mia poesia. Ma a leggerle oggi le vedo distanti e ancora inesperte. Un caro saluto a te, Silvia