A volte i riflessi della luce disegnano altri volti, espressioni inusuali che affiorano straniando l’immagine del visto svanendo alla prima variazione di luce ma ormai immortalate nel solco profondo dell’anima e non sai se è colore colato dal tuo tessuto o solo allucinazione disegnata e impressionatasi sui muti occhi di passaggio che incroci salendo gradinate di selce rubata alle montagne o sulle mani dei mendicanti che ignori ma che ti toccano per sempre fino al giorno della fine delle forme quando i tagli sulle tele saranno unica certezza da preservare come prova dell’atto, concetto spaziale, gesto voluto per disconnettere, scollare, tagliare la narrazione del mondo. Non accettare questa storia se nella folla brulicante nel viavai intermittente nell’abbaglio del luccichio della tangenziale sprofondata nell’orizzonte perduta tra ecchimosi nebbiose e fatue colline colorate per sbaglio dal bluff della purezza non si alza nemmeno un urlo. Se almeno la merda fosse un valore aggiunto. Ma è solo evacuazione, bisogno incontinente di appellarsi ai contenuti. Fosse invece forma d’artista da inscatolare e vendere come soprammobile da ammirare. Fosse colore debordante dal suo disegno, caduto dal suo maglione, qualcosa da poter collezionare a peso. Saluteresti quei volti chiedendo forse: di che colore sei, stamani?
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Credo che a quel punto l’unica storia da accettare sarebbe la propria. Il flusso fa un pò sbandare ma aggiunge un filtro sfocato assai adeguato. Bel pezzo!
E’ vero. Infatti non riesco a vedere un percorso preciso. Dovrei lavorarci di più. Ma sono flash, immagini che non sono ben definite neppure nella mia testa. Grazie, sei gentilissimo.
La nostra mente, con la sua esperienza ed espressività, riesce a vedere sfumature e riflessi che
dànno un diverso senso alla realtà di tutti, rendendola personalizzata, e accattivante, a seconda delle esigenze di vita di quell’attimo di respiro.
Brano molto apprezzato
Buon pomeriggio Luxor, silvia
Sei andata a “ripescare” le mie vecchie locuzioni latine. Sono passati ormai dieci anni da quando le pubblicai e quasi non me ne ricordavo più. Grazie a te ho potuto rileggerla. Avevo previsto di scrivere un’intera raccolta ma mi pare di averne scritte solo una dozzina. Mi sembra ieri e invece… Grazie infinite per la tua lettura e il tuo commento. Buona notte carissima Silvia.
Grazie, anche a te